sabato 21 novembre 2009

Risparmio energetico e comfort abitativo,le aziende della provincia di Bologna.

Il settore delle costruzioni civili è responsabile per circa il 45% del fabbisogno energetico nazionale e il patrimonio residenziale del nostro Paese risulta tra i più inefficienti d’Europa. Con l’obiettivo dimigliorare il comfort abitativo delle nostre case e allo stesso tempo ridurre gli sprechi energetici la Provincia di Bologna ha concentrato la propria attenzione sulla pianificazione territoriale e sulla regolamentazione urbanistica, da uniformare nei parametri normativi dei Comuni, senza nulla togliere all’autonomia delle singole amministrazioni locali. Preziosa la collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano.

       
La sottoscrizione dell’Accordo tra la Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia di Bologna per la promozione di un tavolo di lavoro comune in tema di efficienza energetica degli edifici e degli insediamenti urbani e territoriali rappresenta per noi il punto di partenza nella ricerca di atti concreti finalizzati a fornire soluzioni all’emergenza, ormai planetaria, rappresentata dal cambiamento climatico, introducendo miglioramenti sensibili a partire dal lavoro quotidiano che ognuno di noi fa. Gli impegni che sono contenuti nel Protocollo di Kyoto rappresentano un’esigenza non derogabile rispetto alla quale ciascuno deve fare la sua parte a iniziare dalle amministrazioni pubbliche nei rispettivi ruoli di governo delle risorse e del territorio. Vale la pena di ricordare che, aderendo al Protocollo di Kyoto, l’Italia ha preso l’impegno di ridurre entro il 2012 le emissioni di gas serra, rispetto ai valori del 1990, ma che alla fine del 2006 il nostro Paese, non solo non ha ridotto tali emissioni, ma le ha aumentate del 12%.






 La progettazione degli edifici, oltre al rispetto delle norme strutturali, risulta inestricabilmente vincolata
alla necessaria conformità alle prescrizioni acustiche (D.P.C.M. 05/12/97) ed energetiche (D.Lgs. 192/05 e D.Lgs. 311/06), assecondando parametri sempre più restrittivi che tengono conto
delle emergenti esigenze di miglioramento delle prestazioni e della qualità
dell’abitare.
Al fine di verificare il rispetto del quadro normativo citato, lo Studio Alfa (Settore Fisico-Energetico) ha effettuato una rilevazione in opera su un edificio massivo, costruito senza l’utilizzo di isolanti, antecedentemente all’entrata in vigore del D.Lgs. 192/05.

Cosa sono i pannelli solari fotovoltaici. In questa guida parleremo dei pannelli solari fotovoltaici. Questi sistemi, di cui si parla molto, sono in grado di trasformare l’energia solare direttamente in energia elettrica. Gli impianti fotovoltaici permettono al proprietario dell’immobile di beneficiare dell’energia elettrica prodotta dai propri pannelli o di cederla (a pagamento) alla rete elettrica nazionale. Prima di approfondire l’argomento è però opportuno specificare una importante distinzione.



Visualizzazione ingrandita della mappa


Differenza tra pannelli solari fotovoltaici e collettori solari
Le differenze tra i pannelli solari e gli errori più comuni. I pannelli solari fotovoltaici sono comunemente chiamati ‘pannelli solari’ al pari di un’altra categoria di prodotti, detti collettori solari. Entrambi i prodotti condividono il nome, sfruttano l’energia solare e appaiono simili all’occhio esterno (non esperto). Si tratta tuttavia di prodotti diversi. I collettori solari catturano l’energia solare per riscaldare l’acqua o per produrre riscaldamento. I pannelli solari fotovoltaici, invece, sfruttano l’energia solare per produrre energia elettrica. Tipologie di impianti a pannelli fotovoltaici Gli impianti a pannelli solari fotovoltaici sono generalmente classificati in due grandi categorie:» impianti a pannelli fotovoltaici isolati (detti ’stand alone’)» impianti a pannelli fotovoltaici connessi alla rete (detti grid connect) Gli impianti fotovoltaici isolati sono situati in zone e luoghi non raggiunti dalla rete elettrica nazionale. Ad esempio un lampione per l’illuminazione stradale di zone montane o di campagna è spesso alimentato da un pannello solare fotovoltaico posto in alto sopra il corpo della lampada. La cella fotovoltaica cattura i raggi solari e li trasforma in energia elettrica per alimentare un accumulatore. A sua volta l’accumulatore rilascia l’elettricità al calare del sole per alimentare la lampada e fornire l’illuminazione locale.




















Nessun commento:

Posta un commento